La tecnologia mostra tutto il suo carattere distruttivo quando viene applicata a ciò che ci appare da sempre immutabile. È il caso dell’agricoltura, e delle sue enormi possibilità di crescita e sviluppo se interfacciata con le ultime innovazioni e soluzioni tecnologiche della Smart Agriculture. Si è passati infatti da un mercato di 450 milioni nel 2019 ad uno di 1,6 miliardi nel 2021. Questo è il dato riportato nella Ricerca 2022 presentata dall'Osservatorio Smart Agrifood
Scendendo nel dettaglio, gli investimenti maggiori nel settore sono dedicati ai macchinari connessi (47%), ai sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature (35%) e poi a distanza dai software gestionali (6%), seguiti infine dai sistemi di monitoraggio da remoto di terreni e colture (5%)
In primis va sottolineato che il campo tecnologico che sembra aver maggiori opportunità applicative all’interno della Smart Agriculture è quello dell’IoT (Internet delle Cose), ovviamente coadiuvato da tutta un’altra serie di tecnologie come droni, Blockchain, Machine Learning, etc.
L’Italia è uno dei maggiori paesi europei per spesa nel settore, con un valore degli investimenti pari a circa il 20% del totale di quello comunitario.
In questo approfondimento vi spiegheremo quali sono le applicazioni tecnologiche all’interno dei processi di coltura che possono aiutare l’agricoltore a gestire con maggiore efficienza processi, materiali, macchinari, risorse umane e, ovviamente, le stesse coltivazioni.
Partiamo dalle fitopatologie, che causano spesso enormi perdite economiche all’agricoltore se non riconosciute in tempo. Per limitare i danni è fondamentale scoprire tempestivamente la loro insorgenza, e allo stesso tempo prevenirne la nascita evidenziando le condizioni che ne aumentano il rischio.
Come? Per esempio attraverso l’implementazione di sensoristica (IoT) nei campi, sugli alberi, sui singoli frutti, nelle canaline di scolo e così via, grazie a cui è possibile recuperare informazioni qualitative sullo stato di salute delle piante, sull'umidità del terreno, sulla presenza di sostanze dannose, di insetti, di patologie, etc.
Allo stesso tempo, tramite l’utilizzo di droni e quindi di ortofoto e rilievi 3D, è possibile evidenziare la diversa composizione delle colture, quali ricevono meno acqua, crescono di meno, o appaiono meno sane o malate.
Un’altra applicazione di IoT, droni, ma anche del Machine Learning, si sviluppa nel concetto di “agricoltura di precisione”, sempre facente parte della Smart Agriculture.
Solitamente i mezzi di produzione vengono utilizzati secondo il calendario o comunque omogeneamente in una coltura, senza considerare la variabilità intra-campo e le reali necessità.
Le nuove tecnologie permettono di raccogliere facilmente informazioni per effettuare trattamenti selettivi risparmiando tempo e prodotti applicati. Attraverso un’analisi predittiva, resa possibile da algoritmi di Machine Learning appositamente “educati”, l’agricoltore è in grado di prevedere quando determinate colture e aree avranno bisogno di essere seminate, irrigate o concimate.
Ma scendiamo ora più nel dettaglio delle varie funzionalità, immaginando una soluzione ready-to-use dedicata alla Smart Agriculture. Quali sono le sue applicazioni pratiche?
Grazie alla soluzione, l’operatore può disegnare facilmente le mappe web dei propri appezzamenti utilizzando come sfondo le ortofoto dell’area. Il sistema permette di caricare anche le mappe del catasto per facilitare la ricerca delle parti interessate. Sarebbe possibile riportare in mappa non solo gli appezzamenti, ma anche tare o parti di terreno destinate ad altri utilizzi.
Oltre alla visualizzazione degli appezzamenti, in particolari condizioni in cui sia importante l’informazione per ogni singola pianta, è possibile georiferire piante o filari, utilizzando il GPS in campo e riportando le informazioni in mappa.
A ciascun appezzamento disegnato in mappa è possibile associare una molteplicità di informazioni utili sia in fase di valutazione e monitoraggio della coltura, sia in fase di invio dati per adempimenti normativi. I dati caricabili sono infatti gli stessi presenti nel fascicolo aziendale e utili per la PAC. I dati relativi agli appezzamenti possono essere poi scaricati in appositi file elaborabili o stampabili.
La soluzione si interfaccia direttamente ai sensori IoT installati negli appezzamenti per fornire informazioni importanti circa la risposta del suolo e delle piante alle condizioni meteoclimatiche.
L’applicazione mette a disposizione dati meteo derivanti da centraline fisse o sensori IoT installati direttamente negli appezzamenti interessati. I sensori forniscono informazioni utili circa il microclima che insiste su una determinata area, fondamentale per la valutazione della possibilità di insorgenza di determinate fitopatologie.
Una sezione specifica della soluzione sarebbe dedicata alla gestione del magazzino di fertilizzanti e fitosanitari, dove è possibile caricare tutte le informazioni relative ai prodotti in entrata nel magazzino e ai prodotti utilizzati sul campo. Il sistema automaticamente visualizza un contatore per monitorare la presenza in magazzino dei prodotti.
Una soluzione Smart Agriculture produce numerosi grafici e statistiche che permettono di effettuare un’analisi specifica per vari fattori, in particolare:
In sintesi la soluzione per la Smart Agriculture che abbiamo immaginato permette di:
- Migliorare e modernizzare la gestione delle colture, sostituendo mappe e dati cartacei;
- Ottimizzare i tempi di gestione e caricamento dati;
- Prevenire l’insorgere di una patologia e contenerne la diffusione;
- Ottimizzare le scelte di gestione;
- Risparmiare sull’utilizzo di prodotti (fertilizzanti, fitosanitari, acqua);
- Risparmiare sui mezzi di produzione;
- Contenere gli impatti ambientali delle attività;
- Produrre prodotti di qualità maggiore;
- Realizzare confronti temporali per la gestione di criticità negli appezzamenti.
È quindi arrivato il momento per l'agricoltura di entrare - non in punta di piedi, ma da protagonista - nell’epoca della digitalizzazione.
Il futuro è 4.0. anche per l’agricoltura: sviluppando nuove soluzioni per la Smart Agriculture è possibile far "fruttare" un mercato in crescita, che offre grandi opportunità alle realtà che credono in un approccio ecologico e oculato alle risorse.